Ottobre è il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno, la più diffusa neoplasia femminile. I controlli specialistici periodici e l’autopalpazione sono la strategia migliore per proteggersi, fare una diagnosi precoce e rendere le cure più efficaci e meno invasive, migliorando le possibilità di guarigione e la qualità della vita.
Per questo, nel mese di ottobre, Fondazione AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro), LILT (Lega Italiana per la Lotta ai Tumori) e la Fondazione Umberto Veronesi sono vicini alle donne con le campagne Nastro Rosa: l’obiettivo è contribuire a diffondere sempre di più la cultura della prevenzione e sensibilizzare sui progressi della ricerca e sull’importanza di sostenerla per trovare nuove terapie.
Ma la prevenzione al femminile non riguarda solo il cancro al seno e non si ferma ad ottobre, ma deve durare tutto l’anno, a ogni età. Vediamo come prendersi cura della propria salute con gli esami, i controlli e lo stile di vita giusti.
Tumore al seno: ottobre è il mese della prevenzione con Nastro Rosa
Il tumore al seno è la tipologia di cancro femminile più frequente: colpisce una donna su 8 nell’arco della vita, con circa 55.000 nuove diagnosi all’anno in Italia. (Fonte: AIOM, AIRTUM, Fondazione AIOM e PASSI, I numeri del cancro in Italia 2020).
Fortunatamente, la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è in costante aumento: negli ultimi 20 anni è salita dall’81% all’87% e il merito va ai progressi della ricerca ma anche a una crescente sensibilità, da parte delle donne, nei confronti della prevenzione e della diagnosi precoce. Contro il tumore al seno è stata fatta tanta strada, ma l’attenzione deve restare alta: nascono con questo obiettivo le campagne Nastro Rosa dell’AIRC e LILT for Women, in programma ad ottobre, mese internazionale della prevenzione del tumore al seno.
Sul fronte della ricerca, è urgente – sottolinea Fondazione AIRC – trovare nuove cure per chi deve affrontare le forme più aggressive di tumore al seno, come il tipo triplo negativo, che colpisce soprattutto in giovane età, e il carcinoma mammario metastatico, che interessa circa 37.000 donne solo in Italia. Oggi le diagnosi di tumore al seno sono sempre più precoci e accurate, possiamo contare su trattamenti più mirati, efficaci e tollerabili, ma la sfida contro il cancro non è ancora vinta, come vuole testimoniare visivamente il nastro rosa incompleto simbolo della campagna AIRC: per colorarlo per intero, serve l’impegno di tutti: della ricerca oncologica, che è possibile sostenere con un piccolo contributo proprio in occasione della campagna Nastro Rosa (trovate tutte le informazioni sul sito nastrorosa.it), ma anche delle donne, che devono essere le prime a proteggersi sottoponendosi agli screening e agli esami di controllo raccomandati per la prevenzione.
Ottobre è il mese giusto per farlo, grazie alle visite senologiche gratuite che LILT offre nei suoi ambulatori di tutta Italia: per avere informazioni e per prenotare un controllo, basta chiamare il numero verde SOS LILT 800 998877 o consultare il sito dell’associazione (lilt.it). Dall’impegno decennale di Fondazione Veronesi nasce il progetto Pink is Good, che si pone due grandi obiettivi: educare alla prevenzione e sostenere il lavoro quotidiano dei ricercatori contro i tumori femminili.
I controlli specialistici da fare ad ogni età contro il cancro al seno
La prevenzione è l’arma vincente contro il cancro al seno perché rappresenta uno strumento fondamentale per la diagnosi precoce: scoprire il tumore nella sua fase iniziale permette di ricorrere a terapie chirurgiche meno aggressive e aumenta le possibilità di sopravvivenza.
Nella maggior parte dei casi che vengono diagnosticati precocemente, il cancro alla mammella può essere curato. Quali sono gli strumenti di prevenzione a disposizione di tutte le donne? Una volta all’anno, a cominciare dai 20 anni, è importante sottoporsi a una visita dal ginecologo o dal senologo per un esame clinico della mammella, che consente di individuare noduli o altri sintomi da approfondire, eventualmente, con altre indagini.
A tutte le donne tra i 50 e i 69 anni – fascia d’età più a rischio -, il Servizio Sanitario Nazionale, attraverso le Regioni, offre un programma di screening gratuito per la diagnosi precoce del tumore al seno che dà la possibilità di eseguire ogni due anni una mammografia. Si tratta dell’esame più efficace e valido per diagnosticare la maggior parte dei tumori alla mammella in fase iniziale, prima ancora che siano palpabili: se ricevete la lettera di invito a sottoporvi allo screening, non saltate questo fondamentale appuntamento
con la prevenzione.
Naturalmente, a tutte le età, in presenza di fattori di rischio come una familiarità con il cancro al seno o di segnali che possano far pensare ad un tumore, rivolgetevi subito al medico o a uno specialista, per valutare l’opportunità di un esame diagnostico specifico, come un’ecografia mammaria, una mammografia ed eventualmente una risonanza magnetica mammaria.
La prevenzione a casa: l’autopalpazione
La prevenzione del tumore al seno si fa anche a casa con l’autopalpazione, che in pochi gesti permette di notare subito alterazioni e modifiche del proprio seno. Per questo, oltre a prevedere controlli specialistici con regolarità, è importante eseguire anche questo esame ogni mese, fin da giovanissime, e comunicare al proprio medico i cambiamenti che si osservano.
Quali sono i segnali da non trascurare? Fate attenzione soprattutto se notate:
- noduli
- arrossamento e ispessimento della pelle intorno al capezzolo
- modifiche della forma del capezzolo
- perdita di sangue, siero o latte
- tumefazione della mammella o del cavo ascellare.
L’autopalpazione è una procedura semplice, ma, se avete dubbi, chiedete aiuto al vostro medico o a un operatore sanitario.
Lo stile di vita giusto contro il tumore al seno
Oltre a questi controlli di prevenzione secondaria, è importante anche non trascurare la prevenzione primaria, rivedendo il vostro stile di vita per modificare quei fattori che possono aumentare il rischio di sviluppare un tumore al seno. Tra i principali ci sono:
- obesità e sovrappeso, in particolare durante la menopausa
- vita sedentaria
- alimentazione squilibrata, povera di frutta e verdura e troppo ricca di zuccheri e grassi, soprattutto saturi
- alcol
- fumo.
Non solo seno: gli altri tumori femminili che si combattono con la prevenzione
Il tumore al seno è il più diffuso, ma ci sono anche altri tumori femminili contro i quali la prevenzione è uno scudo importantissimo. Il tumore del collo dell’utero è il quinto tumore più frequente nelle donne sotto i 50 anni.
Anche contro questa forma di cancro sono attivi programmi di screening che prevedono il Pap-test, offerto ogni 3 anni alle donne tra i 25 e i 30 anni, e il test per Papilloma virus (HPV-DNA test), offerto ogni 5 anni alle donne tra i 30 e i 64 anni. Uno dei principali fattori di rischio per il tumore della cervice uterina, infatti, è l’infezione da Papilloma virus umano (HPV), che si trasmette soprattutto per via sessuale, sia tra le donne che tra gli uomini.
Per questo, accanto agli screening, c’è un’arma in più per proteggersi da questa infezione: il vaccino contro l’HPV, offerto gratuitamente alle ragazze e ai ragazzi tra gli 11 e i 12 anni.
I controlli periodici sono importanti anche contro il tumore alle ovaie, che in Italia è al decimo posto tra le neoplasie femminili. Si tratta di un tumore subdolo, che non dà sintomi nelle sue fasi iniziali e per cui non esistono programmi di screening scientificamente affidabili. Per questo, spesso viene diagnosticato quando è già a uno stadio avanzato.
Tuttavia, un esame annuale dal ginecologo, con la palpazione dell’ovaio e un’ecografia transvaginale, può aiutare a fare una diagnosi precoce.
Insomma, contro i tumori femminili la prevenzione è un’alleata importantissima: per proteggere la vostra salute, prendetevi cura di voi con controlli periodici, approfittate degliscreening quando previsti e rivolgetevi al medico se notate segnali sospetti. In occasione di “Ottobre Rosa”, Alleanza Assicurazioni sostiene il progetto Pink is Good della Fondazione Umberto Veronesi.
Per ogni persona che parteciperà alla masterclass di educazione finanziaria “Investment day – La pianificazione è Donna”, Alleanza devolverà 2 € alla Fondazione Umberto Veronesi, da decenni impegnata nell’educare alla prevenzione e a sostenere il lavoro quotidiano dei ricercatori contro i tumori femminili. Clicca qui per iscriverti!