Ciascuno di noi ha un’età anagrafica e una biologica: l’ età biologica dipende da alimentazione, salute, stile di vita e attività fisica.
Per definizione l’ età biologica corrisponde al processo di invecchiamento cellulare, non va necessariamente di pari passo con quella anagrafica rintracciando anche la capacità di cellule e organi di rigenerarsi e rinnovarsi continuando ad assolvere efficientemente ai loro singoli e peculiari compiti.
Alimentazione ed età biologica
Una sana alimentazione rallenta il progredire dell’ età biologica:
- bisognerebbe mangiare almeno 5 porzioni di frutta e verdura al dì;
- prediligere cereali integrali (anche nella scelta della pasta);
- bere almeno 1l e 1\2 di acqua al giorno;
- ridurre il consumo di sale (mai più di 5g al dì compreso il sale presente nei cibi);
- ridurre gli zuccheri;
- ridurre i cibi confezionati;
- ridurre le porzioni nei piatti.
A partire dal 40esimo anno di vita, una valutazione positiva del peso corporeo incide molto sull’ età biologica: approssimativamente il peso corporeo non dovrebbe superare di più di 10kg il peso dei 30 anni d’età.
Salute ed età biologica
Pressione, colesterolo, glicemia e trigliceridi devono essere nella norma perché si possa parlare di una salute a prova di età biologica non superiore all’età anagrafica.
E’ altresì importante avere una buona salute cardiocircolatoria e un girovita non superiore agli 88cm nelle donne e ai 102 negli uomini.
Lo stile di vita aiuta ad abbassare e contenere l’ età biologica
Bere e fumare sono azioni dannose per la nostra salute cellulare perchè aggravano l’invecchiamento del corpo.
Allo stesso modo danneggia i processi di rigenerazione cellulare una vita stressante, come le cattive abitudini in fatto di sonno.
L’attività fisica coadiuva il benessere nella vita di chiunque, non dovrebbe mancare nemmeno con l’avanzare dell’età. Oltretutto l’attività fisica riduce considerevolmente il carico nervoso, cioè lo stress.
Fare le scale o camminare a piedi per 20\30 minuti al giorno sono già forme di esercizio fisico.
Un’autovalutazione della propria salute e prestanza fisica è il fiato: se camminare a passo veloce determina il cosiddetto fittone è facile che l’età biologica sia “a rischio”, il fittone è in sé segno di affaticamento complessivo, respiratorio e cardiocircolatorio. Se ciò avviene è bene valutare un consulto medico e chiedere allo specialista come introdurre lo sport nella propria vita.