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Tumore alla tiroide: tipologie, cause e prevenzione

Il tumore alla tiroide è uno dei più famosi ma non è particolarmente maligno. Per una corretta prevenzione però, è bene tener presenti i fattori di rischio

di Anna Pannico

02 Ottobre 2017

Il tumore alla tiroide è uno dei più frequenti, può essere sia di natura benigna che maligna e ne esistono diverse specie con aspetti differenti. In linea generale, il tumore tiroideo ha un grado di malignità alquanto basso, per cui raramente porta alla morte. Ad ogni modo, conoscere i fattori di rischio e gli eventuali sintomi percepiti, permette l’identificazione della malattia favorendo la prevenzione.

 

Tumore alla tiroide: tipologie e maggiori fattori di rischio della malattia.

Tumore alla tiroide: tipologie, cause e prevenzione

La tiroide è una ghiandola endocrina posta nel collo, ha una forma similare ad una H o ad una farfalla essendo costituita da due lobi (le ali) uniti al centro da uno stretto ponte che prende il nome di istmo. Che la tiroide è una ghiandola endocrina significa che produce ormoni, i cosiddetti ormoni tiroidei, che incidono su molteplici funzioni dell’organismo come la regolazione del metabolismo, della temperatura corporea e del battito cardiaco.

 

Per questo motivo la ghiandola riveste una funzione fondamentale e, se colpita da disfunzioni, diviene fastidiosa perché la persona affetta che è vittima di diversi scompensi, specie a livello ormonale.

 

A prescindere dalla tipologia, i tumori alle ghiandole prendono il nome di adenocarcinomi e, nel caso specifico del tumore alla tiroide, ne esistono due tipologie:

 

  • Adenocarcinoma papillare

E’ causa del 50% dei tumori maligni alla tiroide, è più frequente nelle donne anziché negli uomini e, pur presentandosi molte volte in giovane età, ha una prognosi favorevole soprattutto se viene diagnosticato in tempo prima della formazione di metastasi.

 

  • Adenocarcinoma follicolare.

E’ più diffuso di quello papillare ed è più aggressivo. Anch’esso può dare luogo a metastasi a distanza di tempo.

 

Inoltre ci sono altre tipologie di tumore alla tiroide come il carcinoma anaplastico o indifferenziato, contraddistinto da un alto grado di malignità siccome cresce e si diffonde molto rapidamente.

 

Le cause del tumore alla tiroide non sono ben note, tuttavia è bene conoscere quali sono i fattori di rischio che maggiormente determinano la comparsa dell’adenocarcinoma.

Come forse accade per la maggior parte dei tumori, anche per quello alla tiroide non è possibile definire con certezza quali siano i motivi scatenanti, tuttavia è possibile individuare alcuni fattori che espongono maggiormente una persona alla malattia.

 

Tra questi innanzitutto vi è la predisposizione genetica e l’ereditarietà in quanto molto spesso in famiglia si verificano più casi. Inoltre, un altro fattore di rischio accertato è l’esposizione prolungata a radiazioni alle quali o ci si è sottoposti per la cura di altre forme tumorali, oppure in caso di ricadute di materiale radioattivo (cioè si subiscono gli effetti radioattivi che lo stretto contatto con materiali tossici produce).

Siccome non vi sono cause specifiche è bene che, specie chi in famiglia ha avuto casi di tumore alla tiroide, si sottoponga periodicamente ad esami medici specifici al fine di prevenirne la comparsa.

Anche la carenza di iodio è un fattore di rischio difatti, questo, può determinare la formazione del cosiddetto gozzo dovuto proprio alla presenza di numerosi noduli benigni sulla ghiandola tiroidea i quali, però, potrebbero evolversi in conformazioni maligne. Il consiglio è di monitorarli costantemente.

Tumore alla tiroide: tipologie, cause e prevenzione

Anche per i sintomi del tumore alla tiroide vale lo stesso discorso, ovvero che non ci sono chiare manifestazioni che lasciano presagire la presenza di un carcinoma alla tiroide,

la sintomatologia è perciò scarsa e comunque varia a seconda della tipologia del tumore. Tra i sintomi più frequenti troviamo l’ingrossamento dei linfonodi o la tumefazione della parte anteriore del collo, raramente il senso di dolore, soprattutto per gli adenocarcinomi follicolari e papillari.

 

Quando c’è il sospetto che si tratti di tumore alla tiroide, il medico specialista sicuramente chiederà l’esecuzione di ulteriori esami medici al fine di approfondire la tipologia e l’intensità della malattia e, sulla base di questi, formulerà la diagnosi ed il tipo di trattamento più idoneo alla malattia così come anche alla persona affetta.

 

In linea generale, specie chi è particolarmente esposto ai fattori di rischio, è bene eseguire periodicamente esami specifici per prevenire eventuali complicazioni che nel corso del tempo il tumore alla tiroide potrebbe riservare. Anche la semplice palpazione della ghiandola eseguita dal proprio medico è una misura preventiva in quanto utile a rilevare la presenza di eventuali noduli.

 

Fonte Immagini: Ingimage ID Immagini ING_33594_148012- ING_33594_67646

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