La ritenzione idrica è un fastidioso disturbo che riguarda un numero altissimo di donne e che si manifesta con gonfiori ed edemi. La ritenzione idrica può essere considerata un inestetismo ma diventa un problema più serio quando può causare edemi e viene provocata dai liquidi trattenuti in eccesso, quelli che danno origine ai celeberrimi “cuscinetti” che si accumulano soprattutto, sulle cosce e sui glutei.
5 suggerimenti per combattere la ritenzione idrica
Per eliminare l’acqua e combattere la ritenzione idrica si possono seguire queste 5 mosse:
- Movimento. L‘attività fisica è imprescindibile perché tonifica, rinforza e migliora la circolazione. Contro la ritenzione idrica sono consigliate tutte le attività aerobiche, come per esempio la corsa o lo spinning; inoltre, va bene anche il nuoto, le camminate a passo svelto, lo yoga e il zumba fitness. Per ottenere risultati positivi è necessario praticare movimento almeno tre volte alla settimana per minimo 30 minuti.
- Bere. La ritenzione idrica si contrasta bevendo a sufficienza durante tutto il giorno. Esiste, infatti, un falso mito che vuole che più acqua si assume e più se ne accumula nelle cellule adipose: niente di più sbagliato! Il Ministero della Salute, nelle sue Linee Guida per una sana alimentazione specifica che l’acqua non fa ingrassare, tutt’altro. “L’acqua non contiene energia e le variazioni di peso dovute alla sua assunzione sono momentanee e ingannevoli”. Il consiglio è di non scendere sotto il litro e mezzo di acqua naturale e questa quantità si può raggiungere bevendo tisane drenanti, come quelle a base di finocchio, o utili per la salute dei vasi sanguigni, come quelle a base di acerola e centella. Vero è che ogni schema alimentare, anche legato alle bevande da preferire quotidianamente, è meglio condividerlo con il proprio medico.
- Postura. Per evitare i ristagni di liquidi ma anche la cellulite è bene assumere posizione corrette, mantenere la schiena dritta con il capo eretto. Questa postura è consigliabile mantenerla durante tutto il giorno, anche da seduti. Una postura scorretta può ostacolare e rallentare circolazione (non a caso a vote capita di sentire le gambe come “addormentate”). A tal proposito, chi sta per lunghe ore in piedi potrebbe, ogni tanto, sgranchire le gambe facendo qualche passo e mettersi in punta di piedi, in modo da favorire il ritorno venoso.
- Sodio. L’eccesso di sale è deleterio perché fattore di rischio per l’insorgenza di numerose patologie, dai disturbi cardiovascolari fino all’esordio di tumori all’apparato digerente. L’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) raccomanda di consumare meno di 5 grammi di sale al giorno, considerando che una parte di questa quantità è già già presente nei cibi. L’eccesso di sale ha conseguenze anche sulla salute e sulla tenuta dell’apparato circolatorio e la ritenzione idrica può esserne manifestazione sintomatologica. Come, ripensare, allora, alla dieta riducendo il sale? Innanzitutto impariamo a leggere le etichette degli alimenti e verifichiamo la percentuale di sodio, preferiamo alimenti freschi, non processati e quando cuciniamo prodotti in scatola, assicuriamoci prima di lavarli sotto acqua fresca, così da ridurre la presenza di sale.
- Massaggi. Ogni giorno, anche più volte, si possono applicare creme specifiche che favoriscano l’eliminazione dei liquidi e migliorino il microcircolo. In commercio si trovano numerosi cosmetici drenanti a base di prodotti naturali come l’ananas e la cumarina. Durante la doccia è consigliabile dirigere il getto di acqua fredda sulle gambe, evitando invece quella calda o alternando il getto a diverse temperature per risvegliare la circolazione periferica; la ritenzione si combatte anche al mare, camminando immersi per metà in acqua.